Come studiare la storia

Pubblicato il 14 Giugno 2023
L’anno scolastico è terminato e con piacere e soddisfazione ripercorriamo alcuni momenti particolarmente esaltanti del …

Per riflettere sull’efficacia che forme diverse di comunicazione possono avere sulla formazione dei giovani - che con sempre maggiore convinzione si sottraggono alla lezione frontale prediligendo flussi informativi alternativi - proponiamo la visione di due lavori di alcuni studenti della classe 3 A l .

Il docente di Lettere prof. Nicola Marai ha proposto ai suoi alunni un metodo di lavoro che, privilegiando parole chiave e mappe concettuali, consente di lavorare sull’acquisizione di un buon metodo di studio e di coinvolgere i ragazzi in maniera più attiva.

Lo ha capito bene il prof. Marai che per guidare i suoi ragazzi nel superamento dell’insuccesso scolastico li ha coinvolti in un processo di analisi dei contenuti per aiutarli poi a codificarli e comprenderli in maniera più efficace. I ragazzi si sono concentrati su titoli, figure, foto, didascalie per poter passare poi al ripensamento e alla rielaborazione dei contenuti, con un occhio attento anche all’aspetto estetico. Il lavoro di studio è diventato così più organizzato e più strutturato, il materiale didattico di facile consultazione , i ragazzi hanno smesso di essere ascoltatori passivi e hanno sicuramente rafforzato la loro motivazione .

Complimenti al docente che con la sperimentazione della didattica partecipativa ha centrato un importante obiettivo che è quello del coinvolgimento , soprattutto nel campo dell’apprendimento della storia, una disciplina di studio che purtroppo non sollecita in modo particolare l’interesse dei giovani.

Di seguito le presentazioni elaborate dagli studenti della 3 A l .

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