A tutta la comunità educante del Pasolini.
Gentilissimi tutti, è con estrema amarezza , rabbia e sconforto ,ma anche con la ferma volontà di dire il nostro deciso NO al ripetersi di fatti drammatici come quello che hanno colpito l'ennesima donna vittima di femminicidio, che vi chiedo di unirci nel silenzio per ricordare Giulia Cecchettin.
In questi giorni siamo stati chiamati in causa da più parti nella convinzione che la soluzione a questa mattanza può venire solo dall'educazione e dalla scuola. Accogliamo con senso civico questa grande responsabilità che sta per essere data alla scuola e sono sicura di poter contare sulla sensibilità di tutti voi.
Oggi , prima dell'intervallo, faremo un minuto di silenzio che sarà segnato da un doppio suono della campanella. Fermiamo tutte le nostre attività e nel silenzio pensiamo a quello che possiamo fare. Lo chiedo in modo particolare ai ragazzi della nostra scuola, ai professori, agli esponenti del personale ATA di sesso maschile in segno di riconoscimento, tutela, valorizzazione e rispetto della donna.
Oggi cominciamo con il silenzio, domani faremo tutto ciò che gli studenti mi vorranno proporre. Abbiamo l'obbligo di dire basta alla violenza di genere e porre fine ai soprusi e al dolore
Non aspettiamo il 25 novembre per celebrare la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, dobbiamo farlo subito e tutti i giorni per tornare ad essere un Paese civile che si ribella a tanta barbarie.
Magari, se abbiamo tempo, soffermiamoci un attimo a riflettere sulle parole di questa canzone.
VIETATO MORIRE
Ricordo quegli occhi pieni di vita
e il tuo sorriso ferito dai pugni in faccia,
ricordo la notte con poche luci,
ma almeno là fuori non c'erano i lupi.
Ricordo il primo giorno di scuola:
29 bambini e la maestra Margherita –
tutti mi chiedevano in coro
come mai avessi un occhio nero.
La tua collana con la pietra magica
io la stringevo per portarti via di là
e la paura frantumava i pensieri
che alle ossa ci pensavano gli altri.
E la fatica che hai dovuto fare
da un libro di odio ad insegnarmi l'amore,
hai smesso di sognare per farmi sognare,
le tue parole sono adesso una canzone.
Cambia le tue stelle – se ci provi, riuscirai
e ricorda che l'amore non colpisce in faccia mai.
Figlio mio, ricorda – l'uomo che tu diventerai
non sarà mai più grande dell'amore che dai.
Non ho dimenticato l'istante
in cui mi sono fatto grande
per difenderti da quelle mani
anche se portavo i pantaloncini.
La tua collana con la pietra magica
io la stringevo per portarti via di là,
ma la magia era finita –
restava solo da prendere a morsi la vita.
Cambia le tue stelle – se ci provi, riuscirai
e ricorda che l'amore non colpisce in faccia mai.
Figlio mio, ricorda – l'uomo che tu diventerai
non sarà mai più grande dell'amore che dai.
Lo sai che una ferita si chiude
e dentro non si vede,
che cosa ti aspettavi da grande?
Non è tardi per ricorminciare
e scegli una strada diversa
e ricorda che l'amore non è violenza.
Ricorda di disobbedire
e ricorda che è vietato morire,
vietato morire…
Cambia le tue stelle – se ci provi, riuscirai
e ricorda che l'amore non ti spara in faccia mai.
Figlio mio, ricorda bene che la vita che avrai
non sarà mai distante dall'amore che dai.
Ricorda di disobbedire
perché è vietato morire.
Ricorda di disobbedire
perché è vietato morire,
perché è vietato morire,
vietato morire…
( Ermal Meta )