“Pasortolino”: l’orto che fa crescere gli studenti che non si avvalgono dell’insegnamento della religione

Pubblicato il 17 Giugno 2025

All’Istituto Pasolini di Milano fiorisce un’iniziativa che unisce sostenibilità, impegno e crescita personale.

Si chiama “Pasortolino” ed è il progetto dedicato agli studenti che, in alternativa all’ora di religione, hanno scelto di mettere letteralmente le mani nella terra, trasformando uno spazio verde della scuola in un orto didattico.

Nato dalla visione e dall’impegno delle docenti Anna Mazza e Anna Pestalozza, “Pasortolino” è molto più di un'attività alternativa: è un’esperienza formativa che coniuga educazione ambientale, responsabilità e lavoro di squadra. I ragazzi coinvolti si dedicano alla progettazione, preparazione e cura dell’orto, imparando a conoscere stagionalità, biodiversità e tecniche di coltivazione sostenibili.

L’iniziativa ha preso vita nel giardino dell’istituto, uno spazio fino ad ora poco valorizzato, che grazie all'entusiasmo degli studenti si sta trasformando in un piccolo, ma significativo polmone verde. L’orto comprende coltivazioni di ortaggi, erbe aromatiche e fiori, selezionati anche con l’intento di favorire la biodiversità e l’interesse scientifico.

“Pasortolino” rappresenta per molti un momento di riflessione, confronto e crescita personale, lontano dai banchi, ma vicinissimo ai valori dell’educazione civica e ambientale.

Il progetto ha riscosso apprezzamento anche da parte del corpo docente e della dirigenza scolastica, che lo vede come un modello replicabile e virtuoso per l’impiego del tempo scolastico in attività alternative con forte valore educativo.

La dirigente scolastica ringrazia gli studenti e le due docenti Mazza e Pestalozza ed è molto soddisfatta dell’iniziativa, che risponde al suo desiderio di sempre di trasformare l’ora di alternativa alla religione in uno spazio didattico strutturato, con la stessa dignità di una disciplina curricolare e contenuti di grande valore formativo.

Con “Pasortolino”, l’Istituto Pasolini dimostra come anche un’ora “alternativa” possa diventare occasione di apprendimento attivo, cittadinanza responsabile e cura del bene comune. Un seme piantato oggi per far crescere i cittadini di domani.

Per visualizzare le attività degli studenti Clicca qui

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